La sindrome di Klinefelter

Numerosissime sono le anomalie del corredo cromosomico. Molte di queste non determinano alcuna patologia altre possono essere causa di alterazioni più o meno evidenti. Nella Sindrome di Klinefelter il corredo cromosomico anzichè essere 46,XY è 47,XXY.
E’ presente, cioè, un cromosoma X in più. Tale situazione non può assolutamente essere considerata una condizione rara. Infatti si stima che ogni 500 nati maschi nasce una persona con corredo cromosomico 47,XXY. Facendo un semplice calcolo possiamo facilmente intuire quante persone “Klinefelter” noi incontriamo ogni giorno, e quanti “Klinefelter” sono nostri amici e conoscenti.

……… un pò di chiarezza

In medicina il termine “sindrome” si riferisce ad una serie di segni e/o sintomi dovuti o caratteristici di una specifica alterazione o patologia.

Nel 1942 Klinefelter, Reifenstein e Albright descrissero per la prima volta una sindrome riscontrata in nove pazienti maschi. Quali erano i segni o i sintomi presenti in questi nove pazienti e che quindi caratterizzavano la Sindrome di Klinefelter ?
1) Ginecomastia (cioè aumento di volume delle ghiandole mammarie)
2) Assenza di spermatogenesi e quindi azoospermia
3 ) Aumento della escrezione dell’Ormone Follicolo Stimolante.

Tale lavoro fu pubblicato su una delle più prestigiose riviste di Endocrinologia “Journal of Clinical Endocrinology” con il titolo : ” A Syndrome Characterized by Gynecomastia,Aspermatogenesis Without Aleydigism,and Increased Ecretion of Follicle-Stimulating Hormone”.

Cariotipo da coltura dei linfociti periferici

Nel 1942 ancora non si conosceva cosa fosse il corredo cromosomico, non si poteva dosare, come oggi, l’ FSH nel sangue e quindi sfuggiva la causa che determinava questa sindrome. Successivamente, è lo stesso Harry F. Klinefelter a riportarlo, fu appurato che la ginecomastia non era presente nella totalità di questi pazienti ma solo nel 75% dei casi. Nel 1959, a distanza quindi di 17 anni dalla prima descrizione della sindrome, si scoprì che questi pazienti possedevano un corredo cromosomico 47, XXY.

Nel 1986, circa 40 anni dopo la prima descrizione, H.F.Klinefelter pubblicò una illuminante retrospettiva della “sua” sindrome.(“South. Med. J., 1986; 79:1089-93”) E’ forse il caso di segnalare che l’autore nelle note conclusive affermava: “Deficit mentale, psicosi maniaco-depressive e schizofrenia NON si verificano in questa sindrome con frequenza maggiore rispetto ad una popolazione di controllo; la maggior parte di questi pazienti lavora regolarmente e conduce una vita normale ad eccezione della capacità di procreare”. Per quanto sopra detto, per l’estrema variabilità dei sintomi presenti in ogni specifico caso, poichè non sempre la Sindrome descritta da Klinefelter si manifesta in maniera completa nei portatori di corredo 47,XXY, per una diffusa disinformazione su questo tema con implicazioni più ampie rispetto a quelle vere e scientificamente corrette, meglio sarebbe, in questi casi, anzichè parlare di S. di Klinefelter piuttosto di 47,XXY o più semplicemente XXY.

Dal 1942 ad oggi conosciamo molte cose di più sui pazienti portatori di 47, XXY.

Si tratta di bambini che alla nascita, generalmente, non presentano alcuna anomalia . La diagnosi viene fatta o durante uno screening prenatale o in epoca puberale (generalmente a causa di un mancato aumento di volume dei testicoli) o, più frequentemente, in epoca adulta a causa dell’infertilità.

Le persone portatrici di corredo cromosomico 47,XXY sono generalmente infertili. L’infertilità è dovuta all’ AZOOSPERMIA cioè all’assenza di  spermatozoi nel liquido seminale. Il volume ridotto dei testicoli che si osserva in queste persone, è dovuto proprio alla mancata produzione di spermatozoi nei tubuli seminiferi dei testicoli.
A tal proposito bisogna rilevare che l’infertilità di coppia è un problema molto più frequente di quanto si possa ritenere. E’ stato riportato, infatti, che circa il 15% delle coppie ha problemi ad ottenere un concepimento. Nel circa 50% dei casi la causa della infertilità della coppia è imputabile ad una patologia del maschio (infertilità per causa maschile). Il dato rapportato alla popolazione generale indica che il 5-10% degli uomini sposati ha problemi di fertilità. Circa nell’8% dei casi di infertilità per causa maschile è riscontrabile una azoospermia. Le azoospermie, come è noto, possono essere dovute a varie cause e si ritiene che solo nel 12 % delle azoospermie è riscontrabile un corredo cromosomico 47,XXY. Nel rimanente 88 % dei casi, quindi, le azoospermie sono dovute ad altre cause.

Bisogna sottolineare che mentre nel passato non esisteva alcuna terapia per l’infertilità nelle persone 47,XXY; oggi sono sempre più numerose le segnalazioni di casi (anche senza mosaicismo) in cui è possibile recuperare degli spermatozoi nei testicoli con tecniche microchirugiche e quindi poi utilizzare questi spermatozoi per procedimenti di fertilizzazione in vitro. In questo modo sono nati bambini da portatori di corredo cromosomico 47,XXY. Questo dato è tanto vero che recentemente Nieschlag et al. hanno dichiarato in un seminario sulla Sindrome di Klinefelter  pubblicato sulla prestigiosa rivista “The Lancet” che “oggi i pazienti con Sindrome di Klinefelter, compresi i non-mosaici, non dovrebbero più essere considerati irrimediabilmente infertili”.
I testicoli oltre a produrre spermatozoi, producono anche l’ormone maschile per antonomasia: il TESTOSTERONE. In alcuni portatori di corredo 47,XXY la produzione del testosterone è normale per cui non è necessaria alcuna terapia sostitutiva. In altri casi può esserci un deficit di produzione di questo ormone ed  è quindi  consigliabile correggere questo deficit somministrando testosterone.

In medicina sono molte le condizioni in cui è richiesta una terapia “sostitutiva” che sostituisce, cioè la carenza di una sostanza. Ad esempio nei bambini che nascono senza tiroide, bisogna somministrare gli ormani tiroidei. Solo in tale modo questi bimbi risulteranno essere perfettamente normali. Alla stessa stregua nei casi di portatori di corredo 47,XXY in cui dovesse essere presente un deficit della produzione di testosterone la somministrazione di tale ormone determinerà una completa normalizzazione del quadro, altrimenti l’aspetto fisico (il cosidetto fenotipo) potrà presentare, in questi casi, segni di ridotta androgenizzazione proprio per la carenza di androgeni.
In una percentuale che varia (a seconda delle varie statistiche) tra il 20 ed il 75 % dei casi di portatori di 47,XXY può essere presente una GINECOMASTIA cioè un aumento di volume delle ghiandole mammarie. In alcuni casi può essere di lieve  entità tale da non richiedere alcun trattamento, in altri casi più accentuata e potrebbe necessitare di un intervento di chirurgia plastica.

Nessuno può conoscere che effetto potrà avere in uno specifico caso la presenza di un cromosoma X in più. Si è già detto che nella maggior parte di queste persone la diagnosi viene fatta in ritardo proprio perchè non sono portatori di alterazioni fenotipiche evidenti nè sono presenti ritardi mentali o comportamenti devianti. Bisogna comunque sottolineare che alcune patologie possono essere presenti con una frequenza maggiore rispetto al resto della popolazione: diabete mellito, tiroiditi, ulcere alle gambe, alterazioni dentali,difficoltà nel linguaggio, ansietà, depressione. Per prevenire alcune di queste complicazioni è utile una diagnosi quanto più precoce possibile in modo da instaurare una corretta terapia.
In Italia e nel mondo operano organizzazioni no profit di volontari     che si occupano di aiutare e dare consigli alle famiglie ed ai 47,XXY.  Si raccomanda caldamente di consultare queste organizzazioni.