Secondo l’ “American Fertility Society” una coppia deve essere considerata infertile quando una gravidanza non occorre dopo un anno di rapporti senza che si sia adottata alcuna forma di contraccezione.
Trascorso almeno un anno senza che si sia verificata una gravidanza, la coppia deve quindi indagare per individuare le cause della sua infertilità.
Poichè le infertilità di coppia possono essere dovute a cause femminili, a cause maschili e a causa di entrambi (cioè tutti e due i partners possono essere responsabili della infertilità), entrambi i partners dovranno essere valutati.
Per far ciò la donna dovrà rivolgersi ad un GINECOLOGO ed il maschio invece dovrà consultare un ANDROLOGO.
Per valutare la fertilità maschile è necessario pertanto programmare una VISITA ANDROLOGICA.
La visita comprende una raccolta dell’anamnesi (cioè la “storia”di altre patologie sia pregresse che in atto ponendo particolare attenzione a quelle che possono interferire con la fertilità maschile) ed una valutazione clinica alla ricerca di alterazioni dell’apparato uro-genitale che possono influenzare negativamente la fertilità del maschio.
Nel corso della visita sarà indispensabile eseguire una ecografia scrotale (per valutare la normalità dei testicoli e degli epididimi), una ecografia prostatica ed un ecocolordoppler scrotale per escludere la presenza di un varicocele.

Fig. 1.Ecocolordoppler in caso di Varicocele.
Il varicocele è la causa più frequente di infertilità maschile

Fig. 2. Ecografia in caso di testicolo criptorchide.
Il criptorchdismo (mancata discesa del testicolo nello scroto) spesso è causa di infertilità

Fig. 3. Ecografia in caso di prostatite.
Le prostatiti possono essere causa di alterazioni del liquido seminale
L’infertilità maschile
Un esame indispensabile nella valutazione della fertilità maschile è L’ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE.
Purtroppo questa indagine non può essere eseguita con strumenti automatizzati e non è facilmente standardizzabile.Per ovviare a questo grave inconveniente il W.H.O. ha pubblicato cinque edizioni di un manuale dove sono raccomandate e descritte le tecniche più idonee e corrette per eseguire questa indagine riportando anche i valori di riferimento. Per quanto sopra, dovendo eseguire un esame del liquido seminale è consigliabile rivolgersi a strutture che abbiano particolare esperienza con tale indagine e che adottino i criteri raccomandati dal W.H.O.
In accordo con l’ultima edizione del “WHO laboratory manual for the examination and processing of human semen” V edizione (2010) i parametri più importanti del liquido seminale che devono essere valutati sono:
VOLUME
Il valore di riferimento è di > 1,5 mL.
NUMERO DI SPERMATOZOI
Nel maschio fertile il numero di spermatozoi è normalmente superiore a 15 milioni /mL.
Laddove il numero risulti più basso si parla di OLIGOZOOSPERMIA.
Per AZOOSPERMIA si intende una completa assenza di spermatozoi.
MORFOLOGIA DEGLI SPERMATOZOI
La percentuale di spermatozoi morfologicamente normali,
che hanno, cioè, una forma normale, è generalmente superiore al 4 %.
Laddove la percentuale di spermatozoi morfologicamente normali risulti più bassa di questa percentuale si parla di TERATOZOOSPERMIA.

Esame del liquido seminale: spermatozoo morfologicamente normale. Colorazione May Grunwald-Giemsa x 1200.

Spermatozoo “a testa allungata” frequentemente osservabile nei portatori di varicocele. Colorazione May Grunwald-Giemsa x 1200.

Spermatozoo amorfo. Colorazione May-Gruwald-Giemsa x1200
MOTILITA’ DEGLI SPERMATOZOI
Una corretta motilità degli spermatozi è indispensabile perchè possa avvenire la fertilizzazione dell’ovocita.
Gli spermatozoi possono presentare una motilità progressiva (PR), una motilità non progressiva (NP) o possono essere completamente
immobili (IM).Nel maschio normalmente fertile la percentuale di spermatozoi con motilità progressiva (PR) risulta maggiore del 32%
oppure la somma della percentuale di spermatozoi con motilità progressiva e non progressiva (PR + NP) deve risultare superiore al 40%. Laddove ci si trovi di fronte ad una riduzione della percentuale di spermatozoi mobili si parla di ASTENOZOOSPERMIA.
Qui è riportato un filmato di un campione di liquido seminale che presenta una normale percentuale di spermatozoi dotati di motilità progressiva (tipo a).
Qui è riportato un filmato che mostra un campione con spermatozoi con ridotta motilità (astenozoospermia).
A sinistra è riportato un filmato di un campione di liquido seminale che presenta una normale percentuale di spermatozoi dotati di motilità progressiva (tipo a). A destra è riportato un filmato che mostra un campione con spermatozoi con ridotta motilità (astenozoospermia).
Se dalla visita clinica non si evidenzierà alcuna alterazione o patologia che possa interferire con la fertilità e se i parametri del liquido seminale risulteranno tutti nella norma si potrà ragionevolmente escludere che cisi trovi in presenza di una infertilità per causa maschile.
Laddove, viceversa, dovessero evidenziarsi delle malattie o delle alterazioni del liquido seminale sarà necessario programmare altre indagini per comprendere le cause delle anomalie riscontrate.
Le indagini più frequentemente richieste sono il dosaggio delle gonadotropine ipofisarie (FSH, LH), della Prolattina e del Testosterone. Spesso sarà necessario escludere infezioni eseguendo una Spermiocoltura e/o un Tampone Uretrale. Dovranno essere escluse anche patologie genetiche programmando un esame del cariotipo (mappa cromosomica) e la ricerca di microdelezioni del cromosoma Y. In alcuni casi sarà necessario programmare ecografie della prostata per via transrettale o eseguire un agoaspirato testicolare.

Agoaspirato testicolare in un caso di azoospermia secretiva. Sindrome a sole cellule del Sertoli. Nei tubuli seminiferi si osservano sole cellule del Sertoli.
Una volta completate le indagini necessarie si potrà finalmente fare una diagnosi per individuare tutte le misure e le terapie più idonee a risolvere lo stato di infertilità della coppia.